Soia
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Classificazione binomiale | ||||||||||||||
Glycine max |
La Soia (Glycine max) o soja � un legume altamente proteico della famiglia delle Leguminosae, coltivato a scopi alimentari sia per l'uomo che per gli animali d'allevamento.
Table of contents |
2 Descrizione 3 Origine 4 Coltivazione 5 Proprietà nutrizionali 6 Alimentazione umana 7 Aspetti economici 8 Bibliografia |
Tassonomia
Appartiene alla famiglia delle Leguminosae, trib� Phaseolae.Sinonimi:
- Dolichos soja
- Glycine hispida
- Glycine soja
- Soja hispida
Descrizione
È una pianta erbacea annua, con fusti eretti di altezza di 60-130 cm, ricoperta da peli ispidi bruni o grigi.Portamento eretto pi� o meno cespuglioso.
Le foglie hanno caratteristiche diverse, esistono due foglie primarie opposte ed ovali, tutte le altre sono trifogliate, con foglioline ovate pi� o meno allungate (fino a 15 cm); le foglie cadono un po' prima della maturazione dei semi. Ha fiori ermafroditi, molto piccoli e quasi impercettibili, di colore bianco o violaceo, in numero variabile da 3 a 15; sono disposti in piccoli racemi ascellari, su tutti i nodi dello stelo, esclusi quelli pi� bassi.
Il frutto � un piccolo baccello coperto di peli, in forma diritta o curva, con un colore che varia dal giallo al grigio o al nero. Contiene da 1 a 5 semi. Ogni infiorescenza produce da 1 a pi� di 20 baccelli, che raggiungono la maturità in 40 giorni circa.
I semi sono commestibili ed utilizzati nell'alimentazione sia direttamente che dopo lavorazione, hanno una forma prevalentemente sferica o ellittica.
L'habitus di crescita può essere:
- determinato
- lo stelo principale termina con una infiorescenza, dopo aver sviluppato un certo numero di foglie e infiorescenze, matura e muore
- indeterminato
- lo stelo si allunga in modo indefinito, mantenendo l'apice in stato vegetativo, hanno un periodo di fioritura e allegagione pi� lungo
- semideterminato
Origine
La soia ha origini Asia, e i suoi semi sono la base alimentare di queste popolazioni da circa 5.000 anni.Presente in Europa fin dal XVIII secolo e importata in America ai primi dell'800.
Coltivazione
Oggi � coltivata soprattutto negli Stati Uniti, in Brasile, in Argentina, in Cina, in India, in Francia e in Austria; la coltivazione � diffusa anche in Italia.Le esigenze climatiche sono simile a quelle del mais. La temperatura minima di accrescimento � intorno ai 5 °C, quella ottimale di 24-25 °C.
La soia � un'ottima coltura miglioratrice della fertilità in quanto fissa l'azoto atmosferico, produce una notevole quantità di sostanza organica facilmente umificabile e lascia il terreno in buono stato. È un'ottima alternativa ai cereali.
Proprietà nutrizionali
La soia si presenta come un piccolo seme giallo e tondo. È ricco di fibre e vitamine (A, B e E), in grado di tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi100 g. di semi di soia contengono:
- 36,9 g di proteine
- 18,1 g di lipidi
- 23,3 g di glucidi
- 0 g di colesterolo
Contiene tutti gli amminoacidi essenziali, grassi polinsaturi, ormoni vegetali (daidzeina, genisteina), lecitina, fibre e minerali (calcio, fosforo, potassio, magnesio).
Alimentazione umana
Il modo migliore per nutrirsi di soia � quello di mangiarla nella sua forma naturale, ovvero come semi.Da utilizzare quindi in minestre insieme ad altri legumi. La soia puo presentarsi anche sotto altre forme, e quindi essere mangiata in questo stato: latte di soia, la salsa di soia (detta anche "shoya"), il tofu o formaggio di soia, le bistecche o i bocconcini di soia, ecc.
Aspetti economici
Dalla soia si può ricavare anche:- farina, utilizzata per fare un pane speciale per diabetici o per l'alimentazione animale
- olio, largamente utilizzato per scopi sia alimentari che industriali
- foraggio per animali
- sapone e cosmetici
- resine, inchiostri e solventi
- benzine biologiche
Bibliografia
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- G. Mosca, P. Parrini, L. Toniolo "Relazioni tra le caratteristiche produttive, morfologiche e biologiche in soia di diversa provenienza" Riv. di Agron. XIII, 1, 157‑168 (1979).
- G. Mosca, F. Danuso "Ulteriore contributo allo studio delle possibilità di coltivazione della soia nel Veneto (cv., ed epoche di semina)". Riv. di Agron. XIV, 4, 317-325 (1980).
- T. Hymowitz, C. A. Newell "Taxonomy, speciation, domestication, dissemination, germplasm resources and variation in the genus Glycine". In "Advances in Legume Science" pp. 251-264 Kew: Royal Botanic Gardens (1980).
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- G. Mosca, M. Sattin, F. Danuso "Influenza della densità di semina sulla perdità di organi riprodtittivi in piante di soia (Glycine max (L.) Merrill)" Riv. di Agron. XVI, 3, 267-272 (1982).
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